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Villafranca Piemonte (TO)

 

 

 

FESTA, Costanzo. - Nacque a Villafranca Piemonte, presso Torino, intorno al 1480, in una agiata famiglia di proprietari terrieri. Fu chierico nella diocesi di Torino, ma poco si sa dei suoi studi, della vita e dell'attività artistica fino al 1517. 

A Roma nel 1517, sotto il pontificato di Leone X, entrò a far parte dei cantori della cappella Sistina: qui la sua permanenza si prolungò sotto Adriano VI, Clemente VII e Paolo III, fino alla morte. Ebbe sicuramente rapporti con la corte medicea a Firenze. Per le nozze di Alessandro de' Medici con Margherita d'Austria (1536) sembra avesse composto il madrigale "Sacra pianta da quel arbor discesa". Collaborò alle musiche per le nozze di Cosimo I de' Medici con Eleonora di Toledo, in particolare a quelle eseguite dopo il convito imbandito il 6 luglio 1539 nel cortile di palazzo Medici in via Larga.

Per questa occasione il F. compose due madrigali a quattro voci: "Ardendo in dolce speme" e "Come lieta si mostra di così bella sposa Arezzo vostra".

Il recente reperimento di alcuni documenti (cfr. Scogna, p. 260) attesta la presenza del F. a Savona negli anni 1528-1532. A Savona fu canonico arciprete del duomo e quindi direttore della cappella musicale medesima: con un atto dell'11 apr. 1532 il F. rinunciò al canonicato, riservandosi una pensione annua di 4 ducati d'oro; il 13 maggio 1532, con un atto firmato in S. Pietro a Roma, questo vincolo venne sciolto ed estinta la pensione assegnatagli. La presenza del F. a Savona coincide con la nascita della cappella musicale del duomo. Nelle note dei Diari Sistini, riportate dal Casimiri a partire dal 1535 (cfr. Note d'archivio, 1924, 1926, ecc.), appaiono numerose e continue assenze del F. per motivi di salute: condizioni queste che, nel 1543, gli impedirono di seguire Paolo III a Bologna.

Morì a Roma il 10 apr. 1545 e fu sepolto nella chiesa di S. Maria in Traspontina.

Nel Vaticano si svolse la sua più importante attività di compositore e di cantore. Si procurò grande fama per la nobiltà e la novità del suo stile. Introdusse in Italia il madrigale a cappella e fu uno dei primi a usare la scrittura imitativa. Suo capolavoro è ritenuto il famoso “Te Deum” a quattro voci, ancora oggi eseguito nelle liturgie vaticane in occasione dell’elezione del Pontefice.

L’opera di Costanzo Festa fu anche rivolta verso la polifonia profana nella quale introdusse, con Willaert, la composizione a cappella e la scrittura imitativa. Si rivelò un maestro indiscusso nei madrigali, mirabili per l’invenzione melodica e per l’agilità delle parti vocali.

Fu il primo polifonista italiano di fama internazionale.

 

Il brano di sottofondo in questa pagina è "Quando ritrovo la mia pastorella" di Costanzo Festa, Sulla Destra in alto viene mostrata una cartina di Villafranca Piemonte, in basso trovato uno degli spartiti del F.

Cliccando su questo tasto            accederete alla pagina GALLERIA BRANI dove potrete ascoltare  tre brani del F.: "Quel dolce foco", "Quando ritrovo la mia pastorella", "affliti spirti miei " ed altri brani registrati invece della nostra corale che mano mano verrano inseriti.

Nella pagina HOME, vi è di sottofondo il brano "Gabriel's Oboe" di Ennio Morricone registrato dalla nostra corale.

 

 

 

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